Alice e il Bianconiglio.
Rileggere il classicone di Lewis Carroll per la mia rubrica settimanale di libri è stata una felice esperienza: cogliere oppure no la simbologia e gli insegnamenti di questo racconto non è indispensabile, anzi, è soggettivo, cambia secondo il meteo personale e la maturità degli occhi di legge.
Questa volta, all’età di…ggg gggg no! La casa gggg…è entrata…gggg gg…in una galleria…anni, la mia attenzione è stata rapita dalla storia quando Alice diventa grande grande e poi piccola piccola.
Spesso l’esistenza impone un arduo esercizio di elasticità: diventare enormi per (fare) sentire la propria voce oppure piccolissimi per allontanarsi inosservati da una situazione spiacevole.
Impegnativo sì, ma pensando ad Alice, forse, riuscirò a farlo con il sorriso.
Nessun commento:
Posta un commento