31 marzo 2011

Beata me che lavoro a casa. La scrivania

L'altro giorno sono andata in banca e la persona con cui ho parlato aveva sulla scrivania : 1 computer, 1 penna, 1 telefono, 1 lampada, qualche foglio ordinato. Era ampia e le cose avevano ognuna il suo posto, con tanto spazio tra loro. Guardandola ho pensato :" Questa è una scrivania professionale". Torno a casa: 1 computer e anche 1 portatile, 1 lampada, a volte 2, 1 esercito di matite, 1 armata di pennelli, strati di fogli, foglietti, 1 penna per la tavoletta grafica senza la tavoletta grafica, 2 tazze per il thè vuote, 20 tubetti di acrilici, 1 gatto, 1 bonsai. Anche la mia scrivania è ampia, forse troppo, ma le cose sono accavallate, incastrate, pressate, sovrapposte, in equilibrio precario: ne muovo una, due cadono e tre si spostano facendone cadere un'altra. Guardandola ho pensato " La mia scrivania non è molto professionale"
Se avessi un capo mi farebbe usare le ginocchia come appoggio.
Continua.. .

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